19 Settembre 2024 In Circolari, Economia, Finanza

Superbonus 2024. Integrazione al credito d’imposta 70%. Nuovo contributo a fondo perduto del 30%. Istanza entro il 31 ottobre

Ieri 18 settembre, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato il modello e le relative istruzioni per la richiesta di contributo a fondo perduto per gli interventi edilizi da superbonus 2024.

Infatti, essendosi ridotto il credito d’imposta 2024 per Superbonus al solo 70%, è prevista una integrazione a mezzo contributo a fondo perduto nella misura massima del 30% della spesa sostenuta nel 2024 (intervento complessivamente sostenuto).

Questo vale però solamente per le fasce più deboli e cioè con reddito di riferimento familiare inferiore a 15.000 euro. (vedi modalità calcolo)

Vediamo nel dettaglio l’opportunità.

L’articolo 1, comma 2, del D.L. 29 dicembre 2023, n. 212, convertito dalla legge 22.2.2024 n. 17 ha previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto:

  • ai contribuenti persone fisiche (privati, senza svolgere attività d’impresa, arte o professione e condomini) con un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, (considerando anche il coniuge e i familiari a carico presenti nel nucleo familiare);
  • in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024; entro un limite massimo di spesa di 96mila euro;
  • per gli interventi di cui all’art 119, comma 8-bis, primo periodo, del DL 19.5.2020 n. 34 (di seguito “Decreto Rilancio”), (interventi di efficienza energetica, di elementi fotovoltaici e di colonnine di ricarica di veicoli elettrici agevolati tramite Superbonus e nell’ambito del Sismabonus);
  • che entro la data del 31 dicembre 2023 abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60%, asseverato e oggetto di opzione per lo sconto in fattura o della cessione del credito.

Gli interessati dovranno presentare istanza all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2024. La richiesta, trasmessa telematicamente o tramite un intermediario con delega alla consultazione del cassetto fiscale del richiedente, all’Agenzia delle entrate, esclusivamente mediante una procedura web presente nell’area riservata del sito dell’Amministrazione, deve includere una dichiarazione che confermi i requisiti e specificare l’importo del contributo richiesto, pari al 30% delle spese ammesse.  

Il contributo spetta anche al decuius del beneficiario.

Il contributo verrà accreditato sul conto corrente indicato nella istanza. Se i fondi saranno sufficienti, verrà erogato il 100% dell’importo richiesto. Le risorse finanziarie stanziate, pari a 16.441.000 euro, sono ripartite in base al rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e quello complessivo dei contributi richiesti. La priorità sarà data ai richiedenti che hanno adibito l’immobile a abitazione principale o a interventi condominiali. L’importo sarà proporzionato in base alle risorse disponibili e alle richieste ricevute. Il tutto fino all’esaurimento dei fondi, e con criterio dell’ordino cronologico delle date del primo bonifico effettuato.

Modello istanza.

Calcolo reddito di riferimento. Comma 8-bis.1 (introdotto dall’art. 9, D.L. 176/2022):

Si determina dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti, nell’anno precedente quello in cui sono state sostenute le spese, dal contribuente nonché: dal coniuge del contribuente, dal soggetto legato da unione civile o convivente se presente nel suo nucleo familiare, e dai familiari, diversi dal coniuge o dal soggetto legato da unione civile, di cui all’articolo 12 del Tuir, presenti nel suo nucleo familiare e che nell’anno precedente a quello in cui sono state sostenute le spese erano fiscalmente a carico del contribuente,

per un numero pari alla somma dei seguenti importi:

1 per il contribuente;

1 per il coniuge (o soggetto equiparato);

0,5 in caso di un familiare;

1 in caso di 2 familiari;

2 in caso di 3 o più familiari.

Tutto bello, in apparenza, ma facendo pochi calcoli ci accorgeremo che in mancanza di un rifinanziamento la misura risulterà decisamente irrilevante. Infatti, posto una media spesa per singolo intervento pari a 100k, ed un sal al 31.12.23 del 70%, risulterà una differenza per sal finale 2024 pari a 30k, che al netto del credito d’imposta del 70% determina un bonifico a carico del contribuente di 9.000 euro.

Avendo stanziato solamente 16.441.000 euro si potranno soddisfare solamente 1.827 istanze. Sembrano veramente poche.

Non resta che provare e sperare nel rifinanziamento.

Dott. Mirco Arcangeli Comm.sta in Catania e Milano

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Scrivi a: info@mircoarcangeli.com