COVID 19 Per Edicole e Pubblicità bonus rimodulato e semplificato
Più facile accedere al credito d’imposta per edicole e per le spese di pubblicità
Il Decreto Legge 18/2020 “Cura Italia” (art. 98) modifica i bonus attualmente in vigore: “tax credit per le edicole” e “bonus pubblicità” per le spese pubblicitarie di imprese e professionisti.
Tax credit edicole
Nato con la legge n. 145/2018 art. 1 commi 806-809 e porta in dote l’agevolazione (credito d’imposta) per gli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di quotidiani, riviste e periodici (edicole) e per quelli che, pur non esclusivamente dedicati alla vendita di giornali, sono però gli unici punti vendita di quei beni nel comune considerato (rivendite di generi di monopolio; rivendite di carburanti e di oli minerali; bar, inclusi quelli posti nelle aree di servizio delle autostrade e all’interno di stazioni ferroviarie, aeroportuali e marittime; centri commerciali, con un limite minimo di superficie di vendita pari a 700 metri quadrati; esercizi adibiti prevalentemente alla vendita di libri e prodotti equiparati, con un limite minimo di superficie di 120 metri quadrati).
Con il decreto Cura Italia viene ampliato l’ambito oggettivo e soggettivo, e quindi il nuovo credito d’imposta diventa così strutturato:
- Importo massimo del credito d’imposta spettante a ciascun beneficiario per ogni punto vendita, euro 4.000,00;
- Viene calcolato sui costi d’esercizio per i locali dell’attività, quali: Imu, Tasi, Cosap, Tari, spese di locazione, servizi di fornitura di energia elettrica, i servizi telefonici e di collegamento a Internet, i servizi di consegna a domicilio dei giornali. In caso di esercizio promiscuo (non esclusivo), occorre fare il rapporto tra i ricavi provenienti dalla vendita di giornali, riviste e periodici, al lordo di quanto dovuto ai fornitori, e i ricavi complessivi, considerando, per le vendite soggette ad aggio o ricavo fisso, il prezzo di cessione al pubblico;
- Oltre alle imprese sopra citate, anche le imprese di distribuzione della stampa che riforniscono giornali quotidiani e/o periodici a rivendite situate nei comuni con bassa densità abitativa, (popolazione inferiore a 5mila abitanti) e nei comuni con un solo punto vendita, potranno beneficiare del credito d’imposta.
Bonus pubblicità
Nato nel 2017 con il Dl n. 50/2017 art 57 bis, e trovata applicazione nel 2019 (per le spese il 2018 e 2017), rappresenta un credito d’imposta di estremo interesse con l’obiettivo di stimolare le spese di pubblicità di imprese e professionisti. Fino ad oggi è stato calcolato sulle spese incrementative rispetto l’anno precedente.
Con il decreto Cura Italia viene introdotto un regime straordinario di accesso al credito d’imposta spettante a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica anche online e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
Il bonus viene riconosciuto nella misura del 30% del valore di tutti gli investimenti effettuati (e non più di quelli incrementativi rispetto l’anno precedente). Quindi 30% di quanto speso, nei limiti delle regole europee sugli aiuti de minimis (al massimo, 200mila euro di aiuti nell’arco di tre anni).
L’istanza telematica di ammissione al beneficio potrà essere presentata, nel periodo compreso tra il 1° e il 30 settembre.
La procedura per l’istanza sarà online nel periodo di apertura della finestra temporale.
Per la pratica rivolgiti tranquillamente al tuo commercialista